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Itinerario – IDRO – L’IPPOVIA E I 136 TORNANTI DAL MONTE STINO

Un percorso misto, divertente con viste mozzafiato.

  • DIFFICOLTA’: Medio

  • TIPOLOGIA: All-Mountain

  • PARTENZA: Vantone (BS) – Parcheggio sterrato

  • DISLIVELLO: 1.525 mt

  • DISTANZA: 26 km

  • DURATA: 4 ore

  • PUNTO RISTORO: Rifugio Monte Stino da Lucia e Daniele Indirizzo: Via Monte Stino, 25070 Capovalle BS Telefono: 0365 198 0922

  • TIPOLOGIA E-BIKE CONSIGLIATA: E-Mtb Full Suspension

  • CONSUMO MEDIO BATTERIA: 1 batteria 90%

 

 

IL PERCORSO

La partenza è nel parcheggio sterrato poco prima del borgo di Vantone, nel comune di Idro. Da subito la vista sarà spettacolare in quanto la presenza alle vostre spalle del lago è di una suggestività incredibile.

La pace e la serenità che respirerete in questi posti non potrà non segnarvi positivamente la giornata. Partiamo tranquilli perché l’ascesa sarà da subito dura. Poche pedalate e svoltiamo a destra su sentiero dove le pendenze saranno medie ma il fondo vi impegnerà al massimo. E’ una zona umida complice la presenza di un rigoglio d’acqua che bagnando la roccia e i sassi, tenderà a diminuire il grip delle vostre gomme. Ma voi sarete determinati e la pedalerete tutta fino ad intersecare la strada statale che sale a Capovalle.


A circa 750 mt di altezza troverete una piccola fontana dove potrete fare scorta d’acqua perché poi, durante il resto del percorso, sarà scarsa. Proseguendo guadagnerete quota fino a giungere a Passo San Rocco (1.020 mt ).. Da qui deviamo a destra seguendo bene la traccia e affronteremo la seconda parte di ascesa. Sono 5 km di mulattiera dove avrete solo all’inizio un po’ di pendenza media poi gradualmente si addolcirà permettendovi di respirare e recuperare le energie. Sbucherete sulla strada sterrata i quota che proviene dal passo di Vesta. Qui tenete la destra ed in leggero falsopiano ci porteremo proprio sotto le pendici del Monte Manos. Da qui inizia la prima discesa detta IPPOVIA (n.471 cai ).

SALITA NEL BOSCO

La prima parte singletrack nel bosco ombroso, dove sarà possibile nel periodo invernale e primaverile, qualche accumulo di foglie ma la scorrevolezza del sentiero vi garantirà il giusto divertimento. Nella seconda parte, usciti dalla zona ombrosa, troverete condizioni opposte, ovvero smosso e pietre ben salde dove un paio di passaggi tecnici vi terranno ben concentrati. Arriveremo di nuovo a Passo San Rocco ( 1.020 mt ). Questa volta svoltiamo a sinistra verso Zumiè. Questa salita di circa 4 km inizia con il sole ed i profumi di questi posti. Le pendenze cambiano e diventando più decise: ma nello stesso lo skyline si apre e mentre vi guardate attorno giungerete al famoso Rifugio Monte Stino.

Il rifugio è stato costruito a nuovo e inaugurato nell’anno 2014, sulla cima del Monte Stino dal quale prende il nome a cavallo tra il Lago d’Idro e il Lago di Garda. Ha una sala con circa 50 posti, 30 posti esterni suddivisi sui due terrazzi. Il monte Stino è ideale per escursionisti di ogni tipo, visti gli svariati itinerari che circondano il rifugio. Si può praticare: nordic walking, bici, moto, quad, mountain bike, parapendio, sci di fondo (anello di 5 km omologato). Non dimenticate di visitare le trincee e le gallerie della prima guerra con il fantastico punto panoramico. In quest’oasi di pace i due gestori Daniele e Lucia sapranno coccolarvi von delle prelibatezze locali speciali.
La chicca finale è sicuramente la torta con caffè dello Stino. Ricette segrete ed ingredienti di qualità. La leggenda narra che ogni bikers, prima di affrontare la spettacolare discesa, si conceda un sorso dell’energetico caffè preparato da Lucia. L’effetto “bomba” è immediato e l’adrenalina sale ai massimi livelli concedendoti di prepararti al meglio per il proseguo del tour. Bene ripartiamo prendendo la mulattiera di fianco al rifugio e in leggero falsopiano con strappo finale giungerete al punto panoramico.

Lasciamo le mtb ai piedi della scalinata che farete con pochi gradini e per incanto il respiro vi mancherà. Davanti a voi una visione spettacolare a 360° su tutto l’Idro Lake e le Apli, nonché i monti del Garda Lake come il Baldo, Il Pizzocolo e il Tombea. Anche qui è presente un indicatore dei nomi delle montagne: se siete fortunati dietro al Guglielmo, vedrete anche il Monte Rosa mentre a sud-est gli Appennini.

La foto panoramica va sicuramente fatta in questo punto e nei giorni limpidi è davvero spettacolare. Siamo pronti per affrontare la mitica discesa? Mettiamo le protezioni ed il casco ben allacciato: vi aspettano 136 unici ed insuperabili tornanti. I primi saranno da fare a piedi ma dal 4 si sale on bike e la variabilità delle situazioni cambierà in funzione dell’altezza e del lato della montagna. Per descriverla servirebbe pagine e pagine: decido quindi di riassumerla al massimo per farvi godere la sorpresa fino in fondo.


LA DISCESA

Subito flow, poi nervosa, poi radici quindi smosso. Ancora sottobosco poi di nuovo flow. I freni che si scaldano nella velocità per poi essere modulati in vista del nose press e dei cambi pendenza. Poi ancora via, a tutta, mai eccessiva perché ci sono alcuni punti esposti mai impossibili, dove fare comunque attenzione. Un turpiloquio di orgasmici momenti dove la regina del momento sarà la vostra MTB. Sbucherete a Vesta dopo circa 45 minuti di infinita discesa. Da qui un veloce trasferimento di 10 minuti e sarete alle macchine.

 

CARTINA

ALTIMETRIA

 

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